Resoconto su “Soggetti Interdetti” – la mia prima mostra personale

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Resoconto su “Soggetti Interdetti” – la mia prima mostra personale
Ormai è passato più di un mese dalla chiusura di “Soggetti Interdetti”, la mia prima mostra personale.

Ho quindi pensato di scrivere questo articolo con il duplice scopo di raccontarti com’è andata questa esperienza e di darti la possibilità di avere un’idea di ciò che è stato esposto.

Per te sarà quindi come fare un tour virtuale della mostra, scoprendo anche che impatto ha avuto su di me questa esperienza unica ed irripetibile.

Questa mostra “Non s’ha da fare”

Se è da un po’ che mi segui, forse saprai che questa mostra si sarebbe dovuta tenere nell’aprile 2020.

Ovviamente – causa la pandemia globale ed i vari lock-down che si sono susseguiti – l’evento è stato spostato a data da destinarsi e quindi, dopo oltre un anno dalla data inizialmente prevista, il 10 giugno 2021 ho finalmente inaugurato la mia prima personale.

Devo dirti che, sebbene abbia inizialmente vissuto con grande rammarico l’inevitabile e giusta posticipazione della mostra (come ho scritto in questo articolo ), sono contenta di aver avuto un anno in più per poter lavorare su alcuni progetti ed opere che ho mostrato per la prima volta al pubblico in questa occasione.
Se si fosse tenuta come da programma, non avrei mai avuto modo di mostrare né la collezione di Stampe Dorate né il nuovissimo progetto dei Sottopiatti Dorati (di cui ti parlerò fra un istante), così come non avrei esposto alcuna opera realizzata con l’oro puro prodotto dall’ultimo battiloro artigianale rimasto in Europa.

Quindi, in fin dei conti, per me forse è stato un bene che sia stata posticipata, visto che nel 2020 sono stati davvero tanti i progetti che ho portato a termine.

Dove e quando si è tenuta la mostra

L’apertura della mostra si è tenuta il 10 giugno 2020 ed è durata fino a domenica 27 giugno.

Le mie opere sono state esposte nella Sala Comunale D’Arte di Trieste che si trova in una delle piazze più suggestive che abbiamo in Italia (e quindi del mondo): Piazza dell’Unità d’Italia!
Piazza Unita d'Italia
Sala comunale di Trieste

Cosa ho esposto

Riguardo questo aspetto, devo dire che non avrei mai pensato di riuscire ad esporre così tanti lavori in uno spazio come quello della sala d’arte.

In più, il vederli raccolti tutti assieme, mi ha fatto rendere conto di tutto il lavoro che ho portato avanti negli ultimi anni.
Mostra Soggetti Interdetti

Sebbene l’allestimento sia stato un cruccio per i giorni che hanno preceduto l’apertura della mostra, devo dire che il risultato finale è stato davvero soddisfacente!

Soprattutto se consideriamo che ho esposto:

  • 36 disegni originali – tutti rigorosamente realizzati a matita e foglia oro su carta.
  • 15 stampe (di cui 6 inedite) della mia collezione di Stampe Dorate – che riproducono fedelmente alcuni dei soggetti dei disegni originali.
  • 3 Sottopiatti Dorati.

Cosa sono i Sottopiatti Dorati?

Mostra Soggetti Interdetti
Sono un progetto su cui ho lavorato per oltre due anni e che ho deciso di presentare proprio in occasione di questa mostra.

Visto che i sottopiatti definitivi erano ancora in lavorazione, quelli che ho portato all’evento erano tre prototipi che riproducevano il Gallo, l’immancabile Gallina su piedistallo ed un pappagallino dalla cresta rossa che, assieme ad altri cinque suoi simili, è stato appositamente disegnato per questo progetto.

Ci tenevo davvero a mostrare i Sottopiatti Dorati perché sono frutto di uno studio – non solo tecnico – e di una filosofia che intendo portare avanti con il lavoro dei prossimi anni.

Lo scopo di questo prodotto artigianale dallo spiccato animo artistico è quello di trasporre i miei disegni su complementi d’arredo ed oggetti d’uso quotidiano, così da “Rendere unico e speciale un gesto di ogni giorno” – per dirla con le parole di D’Annunzio.

Proprio nei prossimi verrà lanciata questa nuova collezione e, se non l’hai ancora fatto, ti consiglio vivamente di iscriverti alla mia newsletter per saperne di più sui Sottopiatti Dorati (oltre ad avere la possibilità di acquistarli ad un prezzo di lancio esclusivo che non ripeterò in futuro).

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Ma torniamo a noi…

Le novità di questa mostra

Oltre ai Sottopiatti Dorati, ci sono state altre due principali novità che ho portato in mostra.

La prima riguardava la presentazione di ben 6 nuovi soggetti della collezione di Stampe Dorate.

Oltre ad alcuni soggetti più “mansueti” (come serie dei cani inaugurata con il Bracco ed il Levriero) in questi mesi ho lavorato su dei protagonisti più esotici quali il Rinoceronte, l’Elefante ed il Giaguaro.
Mostra Soggetti Interdetti
Molto presto anche questi soggetti saranno disponibili sul mio e-commerce assieme a tutti gli attuali protagonisti di questa collezione (che puoi trovare cliccando qui sotto).

“Portami alle Stampe Dorate”

La seconda novità invece, riguardava l’esposizione delle opere realizzate con l’oro puro di Marino Menegazzo, l’ultimo battiloro artigianale rimasto in Europa (che per mia fortuna lavora e vive a Venezia).

È stato davvero molto bello riuscire a mostrare dal vivo la differenza tra la foglia oro puro del battiloro rispetto a quella più comunemente usata, potendo far cogliere così la diversa brillantezza e reazione alla luce che solo il nostro occhio (a differenza di una foto o un video) è in grado di cogliere fino in fondo.

Inoltre, il racconto della sua storia e di come viene prodotta la sua preziosa foglia oro è stato molto apprezzato dai visitatori, suscitando in loro curiosità ed apprezzamento per la mia scelta di produrre tutti i disegni originali esclusivamente con il suo oro puro.

I filoni rappresentativi

I filoni rappresentativi esposti erano i quattro che costituiscono la mia intera produzione di disegni originali, ovvero: Gli Animali su Piedistallo, i Ritratti Femminili, le Nature Morte e l’Autoritratto.
Mostra Soggetti Interdetti
Mostra Soggetti Interdetti
Mostra Soggetti Interdetti

Perché ho intitolato la mostra “Soggetti Interdetti”

Come avrai notato, l’elemento che accumuna tutti questi diversi soggetti è la presenza del piedistallo: il vero fil-rouge che collega la mia intera produzione.

Ed è proprio da questo elemento che ho preso l’ispirazione per il titolo “Soggetti Interdetti”.

Il piedistallo incarna una grande contraddizione: se da un lato questo oggetto sembra quasi immobilizzare e pietrificare i soggetti che sorregge (intrappolandoli quindi in un’apparente staticità), in realtà è subito chiaro all’osservatore che questi sono vivi più che mai e cercano di comunicarci differenti stati d’animo.

Grazie a lui si crea quindi questa ambivalenza tra l’oggetto ed il soggetto e, da apparente impedimento, il piedistallo diventa invece paradossalmente quello strumento in grado di potenziare ancor di più l’emozione di cui il soggetto è portatore.

In un certo senso dunque, il piedistallo isola il soggetto presentandolo ai nostri occhi sotto una nuova prospettiva.

Da questa interpretazione alla base dei miei lavori ho quindi preso l’ispirazione per il titolo “Soggetti Interdetti”.

Cosa mi è rimasto da questa esperienza

Questa mostra per me è stata davvero un’esperienza meravigliosa.

Come per qualsiasi “aspirante artista”, la prima mostra personale costituisce un momento importante, un debutto del quale si conserverà per sempre un ricordo speciale.

Sono infatti consapevole che un’esperienza come questa non si ripeterà in futuro ed è proprio stata questa consapevolezza a renderla così unica e speciale!

Nel periodo che ha preceduto la mostra mi è capitato spesso di immaginare come sarebbe potuta andare e devo dire che la realtà ha superato ogni mia immaginazione.

Se qualche anno fa mi fosse stato detto che avrei esposto le mie opere in occasione di una mostra e che queste sarebbero state accolte con tutto l’entusiasmo ed apprezzamento che mi hanno trasmesso i visitatori, certamente non ci avrei creduto.

Ci sono voluti anni per vincere la timidezza e l’insicurezza che avevo quando ancora studiavo all’Accademia di Belle Arti di Venezia.

In quel periodo ero terrorizzata all’idea di espormi e, per l’appunto, di “mettermi in mostra”.

Inoltre questo è stato un vero e proprio debutto poiché, prima di questo evento, i vari contatti con chi apprezza i miei lavori sono stati per la maggior parte virtuali (social, email, ecc…).

Aver avuto modo di incontrare persone che mi seguivano già da tempo, di dare un volto ad alcuni dei miei collezionisti che sono riusciti a passare in mostra e l’incontrare persone che non mi avevano mai né vista, né sentita prima, è stato a dir poco emozionante.

Credo che l’opportunità di instaurare un vero e proprio dialogo dal vivo, di sentire i pareri e di rispondere alle domande sul mio lavoro sia stata la più grande soddisfazione professionale che abbia mai vissuto fino ad oggi.
Insomma il confronto è stato il regalo più grande in assoluto di questa esperienza.

Infine non ti nascondo che l’aver potuto esporre dal vivo i miei lavori in una meravigliosa location della mia città natale, è stata davvero un’emozione grandissima, oltre ad un privilegio del quale sono e sarò sempre grata.

Quindi, volendo tirare le somme su questo mio debutto, devo dirti che ne sono uscita rafforzata e piena di entusiasmo ed energia.

Nonostante tutta la determinazione che ci si possa mettere, i percorsi artistici sono sempre un po’ incerti ed è proprio per tale ragione che conferme come queste sono sempre un grande nutrimento, una linfa che rafforza la tua spinta a perseverare.

Se prima avevo ormai maturato la consapevolezza che questa sarebbe stata la mia strada, ora so che non potrei mai fare qualcosa di diverso.

Per cui, oltre che un immenso piacere, credo che sia anche doveroso da parte mia ringraziare le centinaia di persone che sono venute a visitare Soggetti Interdetti.

Ma un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno avuto la cortesia di raccontarmi le loro impressioni e di darmi i loro pareri sul mio lavoro.

Grazie con tutto il mio cuore!

Cosa ha detto la stampa sull’esposizione



L’11 giugno, il giorno successivo all’apertura, il Piccolo (il quotidiano di Trieste), ha pubblicato un bell’articolo nella sezione cultura che ti trascrivo di seguito qualora tu abbia voglia di leggerlo.

I “Soggetti Interdetti” di Stefania Dei Rossi alla Comunale d’Arte


di Francesco Cardella

L’ispirazione da nomi come Leonor Fini e Arturo Nathan ed il desiderio di poter trasmettere un senso di speranza e maggior consapevolezza della vita.
Stefania Dei Rossi, giovane artista triestina diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia, ha scelto tali spunti per dare vita alla sua prima mostra dal titolo “Soggetti Interdetti”, in programma da oggi a domenica 27 giugno nella sede della Sala Comunale d’Arte di Piazza Unità 4.
Stefania Dei Rossi, attraverso l’esposizione di una trentina di opere, fa qui affiorare il suo atavico legame con le botteghe artigiane, un retaggio ereditato dalla madre restauratrice e che si concretizza prediligendo l’uso della grafite, della foglia d’oro e del cosiddetto “rigatino”, tecnica della tradizione che corrisponde ad un tratteggio verticale utilizzato dagli stessi restauratori in chiave di ritocco pittorico.
Nel suo primo scrigno espositivo, l’artista triestina pone l’accento su opere di grande formato – dai ritratti agli autoritratti, sino alle nature morte – ma senza abiurare dimensioni minori, vedi ad esempio la serie denominata “Animali su Piedistallo”, con cui Stefania Dei Rossi ha animato le sue prime produzioni.
A proposito di “Piedistalli”. Si tratta del dato comune che avvolge i vari soggetti e da cui sgorga poi il titolo di “Soggetti Interdetti”: “Se da un lato il piedistallo sembra immobilizzare i protagonisti che sorregge imprigionandoli in una apparente staticità – afferma l’artista – dall’altro ci consente di esaminare il soggetto rappresentato sotto una nuova luce e da una prospettiva diversa e inconsueta, alla quale non siamo abituati”.
Un tocco di tradizione, rivolto a fonti ispiratrici legate a Leonor Fini e Arturo Nathan, ma lo sguardo anche alla contemporaneità con una personale lettura del clima del lockdown.
La mostra si apre alle 17 del 10 giugno, visitabile tutti i giorni, anche nei fine settimana, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 (www.stefaniadeirossi.com).-


Sempre pochi giorni dopo l’apertura, anche un giornalista di Telequattro è passato a visitare la mostra ed ha realizzato questo breve servizio andato in onda sul notiziario della rete.



L’opinione dei visitatori

Prima di salutarti e concludere questo articolo, voglio riportarti l’opinione di chi ha visitato la mostra.

Sono stata davvero molto soddisfatta dell’affluenza (con quasi 700 persone registrate) e del riscontro generale dei visitatori che sono venuti a trovarmi in mostra.

Ma la cosa che mi ha reso più felice ed orgogliosa è stato il loro parere!

Alcuni sono stati addirittura così gentili da lasciarmi una “recensione” (se così possiamo chiamarla) a testimonianza del loro gradimento.

Te ne riporto qualcuna qui sotto.

Non così spesso si notano mostre di tal livello, davvero interessante. Sono stata attratta ed incuriosita subito dalla sua completezza nell’arte di artigiana, disegnatrice e pittrice, dalla maestria dell’uso dell’oro, muovendo con molta padronanza e rigorosa dedizione. Il Tutto esprime eleganza, calore, tradizione, e perfezione. Si capisce che c’è un lungo lavoro e passione, e nel contempo uno splendido disegno che emerge più immediato che riesce a catturare emozioni ed espressioni sensibili e delicate. Mi è piaciuta molto, esprimo le mie più sentite congratulazioni, penso che ci sarà un futuro radioso per lei. Complimenti!!!

Alessandra Rossi
Sono i dettagli che hanno attirato il mio sguardo, non le figure né l’oro prorompente. I dettagli (un naso, una bocca, un animale fantastico…) che sembrano attirarti in un mondo onirico quale espressione profonda dell’interiorità della giovane artista. Ed è per questo che il quadro che più mi ha affascinato è quello in cui domina assoluto un occhio dallo sguardo quasi minaccioso, come di tempesta incombente o di incomunicabile tristezza. Riuscita, a mio parere, la posa su vetro che fa da passe-partout stemperando l’oro e dando risalto alla vecchia cornice.

Carmelina Rubino

Penso che sia una mostra interessante, anomala e di alto artigianato. I disegni sono molto ben eseguiti, i fondi dorati danno una peculiarità all’ insieme. Insomma, è una mostra da vedere e rivedere.

Cristina Lombardo
Devo innanzi tutto rinnovarti i complimenti: il lavoro di nobilitazione degli oggetti attraverso la tua tecnica è davvero molto interessante, e la sua padronanza è quasi stupefacente. Inoltre, visitando la mostra ho trovato un’autrice con ben chiara la propria cifra stilistica, attenta ad ogni dettaglio e con un’ottima comunicazione, sia personale che mediatica. Soprattutto ho apprezzato la tecnica dei piatti, non prettamente in sé stessa, ma in quanto testimone di una ricerca che, sono sicuro, porterà il tuo lavoro molto lontano. Quindi complimenti ancora per la mostra, con la sicurezza che sarà uno stimolo propedeutico per tutte quelle che verranno.

Dario Ceoldo
Nel visitare la tua personale sono stata attratta dalla perfezione dei disegni, ma soprattutto dagli sfondi, dai vari intrecci dorati che mi hanno letteralmente affascinato. Una bella e gradevole atmosfera accoglie il visitatore che, accomunata, alla tua semplicità ed educazione fanno, per me, di questa personale , un tangibile ricordo. Hai un gran talento che ti riserverà, nel tempo, grandi successi. Grazie.

Luciana Turco
Ho visitato la sua mostra con grande piacere. L’immobilità del soggetto sul piedistallo permette di osservarlo in una chiave insolita, lo rende trionfante nella sua naturale bellezza. L’abbinamento con la luminosità dell’oro riesce a conferirgli una regalità che nulla ha da invidiare soggetti più comunemente visti e raffigurati. La raffinatezza della grafite esprime una bellezza straordinaria e anche dove l’oro non c’è riesce ad incantare per la precisione del disegno e la sensibilità dell’artista viene percepita. La mostra dei Soggetti Interdetti l’ho trovata originale e affascinante. Congratulazioni vivissime.

Donata D’Orta Schillani
Cara Stefania, la tua mostra “Soggetti interdetti” alla sala Comunale di Trieste, mi è piaciuta tantissimo. I tuoi lavori hanno personalità ed eccellono nella tecnica. Trovo inoltre che pur usando soggetti che potrebbero sembrare banali tu li sai rendere molto eleganti. L’esposizione personale degli elaborati dimostra in toto una ricerca di fondo legata ad equilibri tra maturità artistica e buon gusto innato. Complimenti, quindi, per questo tuo esordio, che sicuramente, grazie anche alla grinta e passione dimostrata ti darà delle soddisfazioni. Punta in alto!

Elisabetta DeMinicis
La mostra è stata meravigliosa, ho trovato la Sua tecnica molto originale ed attraente, difficilmente si trovano artisti con la maiuscola, talentuosi ed in grado di “catturare” immediatamente l’attenzione. Devo dire inoltre che aggiungere il piedistallo alle figure, non ha tolto, bensì aggiunto un valore in più, oltretutto l’anima delle figure, ha distolto l’attenzione su quell’elemento “disturbatore”, di qui si nota la grande capacità di armonizzare il tutto, se poi lo sfondo è un elemento prezioso, il quadro è completo! In certe figure mi è sembrato di cogliere un retaggio da certe tavole quattrocentesche… ma l’originalità della tecnica ha proiettato immediatamente le opere nel XXI secolo. Complimenti, spero che abbia una visibilità internazionale, perché le Opere valgono. Buon proseguimento,

Fabrizio Gentile
“Soggetti interdetti” è stata per me un’esperienza sensoriale molto interessante. Ho girato tra le opere di Stefania Dei Rossi lasciandomi trasportare dalle sue forme e godendo della forte impronta femminile che ne traspare. Oro, oro ed ancora oro… e qualche tocco di rosso… È questa l’immagine che mi rimarrà negli occhi e che porterò nel cuore. Auguro a Stefania di continuare su questa strada, di credere sempre in sé stessa e nel suo talento!

Mara Rondi
Ho trovato interessante la rappresentazione degli animali sul podio: mi ha ricordato la filosofia di Duchamp, ma anche della pop-art, secondo cui tutto può divenire arte. A ciò io aggiungerei che ciò è possibile per coloro che hanno l’abilità e l’originalità nel creare tale passaggio, come ho riscontrato nelle sue opere. Complimenti!

Giulia Giorgi
Complimenti, ancora complimenti. Hai espresso te stessa, la tua esperienza di vita, anche se ancora giovane, con eleganza e raffinatezza. Ho percepito una bella energia e mi sono emozionata. Ti incoraggio a continuare il tuo percorso vale a dire. Dai forma ai tuoi Sogni. Buone cose

Gianna Linda
Cara Stefania, dopo aver visitato la mostra ed il tuo sito ho pensato a quali commenti potessero esserti utili per migliorare. Purtroppo, anzi per fortuna, non sono riuscito a trovare nulla di valido. La mostra è stata fatta molto bene con quadri veramente originali e di gran gusto. Il sito è stato creato anch’esso con grande raffinatezza e, soprattutto, con gran chiarezza. Come ti ho già detto, i prezzi delle stampe, a mio avviso, sono adeguati per invogliare il cliente ad acquistare per sé o per un regalo, mentre quelli per gli originali non valorizzano sufficientemente la tua arte. COMPLIMENTI E CONGRATULAZIONI. Un caro saluto da

Fabio Rumer


E con questo direi che è tutto.

Ti ringrazio per aver letto questo mio lungo articolo che spero ti sia piaciuto ma che, soprattutto, spero ti abbia aiutato a respirare in qualche modo l’atmosfera della mostra grazie ad un resoconto più o meno puntuale di come è andata questa mia “prima volta”.

Ora sarà meglio che torni a fare la punta alle matite…

A presto!

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